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La ricerca scientifica sull’Hatha Yoga

Le ricerche scientifiche indicano che, all’interno di programmi pensati per favorire il benessere mentale e fisico di coloro che hanno una patologia conclamata, l’Hatha Yoga è uno strumento utile, pratico e valido.

La pratica regolare dell’Hatha Yoga, favorendo cambiamenti positivi nella qualità di vita e nelle condizioni fisiche e mentali, promuove il miglioramento di tanti aspetti legati alla nostra salute e l’equilibrio tra corpo, mente ed emozioni (Halder, Chatterjee, Pal, Tomer, Saha, 2015).

Dalle evidenze scientifiche emerge che la pratica dell’Hatha Yoga ha un effetto positivo sulla forma fisica migliorando, ad esempio, la resistenza cardiorespiratoria e il funzionamento neuromuscolare, alleviando i sintomi e la percezione dello stress (Halder et al, 2015). Inoltre, favorisce un cambiamento positivo nelle caratteristiche antropometriche e nella flessibilità (Cheung, Wyman, Bronas, McCarthy, Rudser & Mathiason, 2017; Cheung, Wyman, Resnick & Savik, 2014). Le posture, la respirazione e gli esercizi meditativi aiutano ad affinare anche la capacità di elaborazione delle informazioni percettive, visuo-spaziali e l’attenzione (Gothe, Kramer, McAuley, 2017) e contribuiscono a migliorare la percezione di sé aumentando il senso di agency (Gwiaździński, Fedyk, Krawczyk, Szymański, 2017).

Nello specifico la pratica degli asana giova alle funzioni cognitive aumentando il flusso sanguigno cerebrale, la neurogenesi e i fattori neurotrofici che supportano la salute neuronale; mentre gli esercizi di respirazione e di meditazione agiscono positivamente sulle funzioni cognitive aiutando a focalizzare l’attenzione sul momento presente (Derry, Jaremka, Bennett, Peng, Andridge, Shapiro, Malarkey, Emery, Layman, Mrozek, Glaser & Kiecolt-Glaser, 2015).

L’Hatha Yoga è un intervento aggiuntivo efficace anche per coloro che continuano ad avere sintomi depressivi nonostante abbiano intrapreso un trattamento farmacologico e psicoterapeutico. In studi scientifici che si sono concentrati su persone con depressione è emerso infatti che, attraverso la pratica dello Yoga, il funzionamento sociale e personale migliora e si sviluppa una percezione generale più adeguata della propria salute nel tempo (Uebelacker, Tremont, Gillette,Epstein-Lubow,Strong, Abrantes, Tyrka, Tran, Gaudiano, Miller, 2017). La pratica si è rivelata inoltre uno strumento efficace anche nel diminuire in modo significativo la ruminazione, quindi nel favorire il benessere (Kinser, Bourguignon, Whaley, Hauenstein & Taylor,2013), e nel ridurre i sintomi depressivi anche nei controlli di follow up (Uebelacker et al, 2017). L’uso dell’Hatha Yoga sarebbe quindi da promuovere all’interno di progetti di cura e promozione della salute per persone che soffrono o hanno sofferto di depressione, anche perché i benefici di tale pratica sembrano cumularsi nel tempo (Uebelacker et al, 2017).

La depressione è spesso presente, insieme all’ansia, nelle persone con disturbi alimentari. Dalle ricerche scientifiche emerge che la pratica dell’Hatha Yoga, inserita all’interno di un programma di trattamento ambulatoriale dei disturbi alimentari, favorisce la riduzione di questi sintomi e del disturbo dell’immagine corporea senza influire negativamente sul peso (Hall, Ofei-Tenkorang, Machan, Gordon, 2016). L’Hatha Yoga è quindi una pratica efficace nel favorire l’autoaccettazione, la riduzione dello stress e dei sintomi legati all’umore anche per persone con disturbi alimentari che seguono un programma di trattamento ambulatoriale standard (Hall et al, 2016).

Gli stati affettivi negativi come ansia e depressione sono comuni anche dopo una malattia cardiovascolare, in questi casi infatti il tasso di prevalenza può arrivare fino al 31% (Yeung, Hosen Kiat, ,Denniss, Birinder, Cheema, Bensoussan, Machliss, Colagiuri & Chang, 2014). Da quanto emerso dalle ricerche scientifiche sulla riabilitazione cardiaca l’Hatha Yoga risulta benefico per la circolazione del sangue in quanto l’attivazione e il rilassamento dei muscoli durante il movimento migliorano gli effetti della pompa muscolo-scheletrica, mentre la co-attivazione dei muscoli antagonisti durante le posture può creare regioni di pressioni relativamente basse e alte che migliorano la circolazione sanguigna (Yeung, et al, 2014). Complessivamente è una pratica equilibrata che può ridurre i sintomi psicosociali, migliorare l’umore e le funzioni cardiovascolari e cognitive (Yeung et al, 2014), quindi, può essere utile inserirla all’interno dei programmi di riabilitazione cardiaca.

La ricerca scientifica mostra che la pratica dell’Hatha Yoga è efficace anche nel caso in cui si stia portando avanti una battaglia contro un cancro. Le donne sopravvissute al tumore al seno che, oltre alle cure mediche e ai controlli obbligatori, praticano Hatha Yoga, per esempio, sperimentano maggiore vitalità e la diminuzione dei sintomi depressivi rispetto ai gruppi di controllo (Kinser, Bourguignon, Whaley, Hauenstein& Taylor, 2013). L’attività dell’Hatha Yoga sembra avere una funzione significativa anche nel favorire la riduzione dell’infiammazione post operatoria e del senso di fatica percepita (Kinser et al, 2013). La pratica delicata, gli esercizi di respirazione e le meditazioni possono, quindi, essere utilizzati per contribuire a ridurre efficacemente le diverse difficoltà, come il dolore, la depressione o la stanchezza, che possono essere presenti, anche a causa delle cure mediche, nelle donne che hanno avuto un cancro al seno.

Recentemente sono state condotte delle ricerche anche sugli effetti dell’Hatha Yoga sulla salute di persone che sono state trattate per un tumore alla testa e al collo. La cura necessaria per questo tipo di tumore purtroppo provoca tossicità a lungo termine e un maggiore peso sul piano fisico e psicosociale nei sopravvissuti (Adair, Murphy, Yarlagadda, Deng, Dietrich & Ridner, 2018). Dagli studi emerge che le posture yoga, il respiro e la meditazione hanno un effetto positivo sulle condizioni di salute degli individui, favoriscono il miglioramento del tono dell’umore, la diminuzione dei sintomi spiacevoli e il recupero della funzionalità della spalla (Adair et al, 2018). L’Hatha Yoga risulta dunque efficace nel ridurre l’impatto degli effetti tardivi successivi al trattamento per un tumore alla testa e al collo (Adair et al, 2018).

Gli anziani con una diagnosi di osteoartrosi che praticano Hatha Yoga, per esempio, hanno un significativo miglioramento nella percezione dei sintomi legati alla patologia e mostrano una diminuzione dell’ansia e della paura di cadere (Cheung et al, 2014). La pratica dunque migliora i sintomi e la funzionalità di queste persone portandole a sperimentare notevoli benefici nella vita quotidiana (Cheung et al, 2014).

Con l’avanzare dell’età aumenta anche il rischio di malattie infiammatorie a causa del declino delle funzioni del sistema immunitario, quindi, la ricerca scientifica ha indagato l’efficacia della pratica dell’Hatha Yoga sull’infiammazione vascolare nelle donne anziane. È emerso che la pratica costante porta dei cambiamenti significativi e positivi nei fattori di infiammazione vascolare (Kim & Ju, 2017) ed è quindi uno strumento valido per contrastare il deterioramento fisico dovuto all’avanzare dell’età.

Dai dati raccolti in letteratura sembrerebbe, quindi, che la pratica dell’Hatha Yoga abbia il potenziale per influenzare positivamente più percorsi patologici; pertanto, risulta opportuno favorire lo sviluppo di interventi di sostegno mente-corpo per promuovere una migliore qualità di vita nei pazienti. Lo Yoga è una pratica poco costosa, facilmente accessibile, adattabile alle caratteristiche dei singoli, valida nel migliorare l’autoefficacia, l’accettazione del proprio corpo e nel ridurre la sintomatologia legata all’età, alla malattia, all’umore e allo stress.

L’Hatha Yoga dunque produce complessivamente benefici significativi nel corpo, aumenta la tolleranza allo stress, diminuisce l’ansia e la depressione, agevola la messa in atto di risposte funzionali per la regolazione emotiva (Medina, Hopkins, Powers, Baird & Smits, 2015) e favorisce il cambiamento delle proprie abitudini con effetti positivi sul proprio benessere e sulla salute mentale.

(articolo liberamente tratto da https://www.istitutobeck.com/yoga/la-ricerca-scientifica-sullhatha-yoga )

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